- Tenere presente il tipo di persone alle quali ci si rivolge per poter decidere in
anticipo:
- il tono dell'intervento: formale, sciolto, serioso, enfatico, scanzonato;
- la lunghezza dell'intervento stesso;
- l'incipit, cioè l'avvio: adattare la prima frase al pubblico che ascolta è un vecchio trucco di
imbonitori e cabarettisti, un po' sfruttato ma efficace;
- l'abbigliamento. - Preparare un progetto di esposizione di quello che volete comunicare:
l'improvvisazione può essere pericolosa.
- Individuare i punti di forza in modo che il pubblico li capisca completamente e ne sia
coinvolto;
- Controllare i fatti e i riferimenti che supportano il discorso;
- Pensare alle domande, alle controdeduzioni che possono essere rivolte. - Tenere nella massima considerazione le aspettative, le motivazioni, le opinioni e il
perché sono presenti gli ascoltatori.
- Quale utilità riceverà il pubblico dal nostro discorso? - E' consigliabile fare una piccola prova generale del discorso che si intende
pronunciare.
- Concentrare tutti i concetti base nei primi minuti: la soglia di attenzione dei pubblico ha
andamento ondulatorio, cala vertiginosamente dopo i primi 10 minuti ed è pressoché
inesistente dopo i 45 minuti. Quindi variare l'intensità del discorso. - Conoscere bene lo strumento che utilizzerete per comunicare, facendo attenzione
ai problemi organizzativi.
- Quali sussidi audiovisivi utilizzeremo per rendere più efficace il nostro discorso? - Controllare la propria emotività.
- Prima di iniziare un discorso respirare profondamente e dire la prima fase con un tono
deciso: se va bene la prima frase, il discorso ha più probabilità di essere efficace. - Controllare la gestualità senza esserne intimoriti, un discorso privo di gestualità
rischia di apparire troppo gelido, distaccato, trasmette ansia.
- Non tenere mai le braccia conserte: è un segnale di chiusura, di scarsa disponibilità;
- Assumere una posizione aperta, eretta: le posizioni curve comunicano insicurezza e
instabilità. - Variare con una certa frequenza il tono della voce.
- E’ meglio parlare lentamente, cercando di utilizzare la voce nelle diverse tonalità ed
evitando i toni striduli, acuti o troppo gravi. Inserire nel discorso pause brevi per
evidenziare i concetti più importanti e per prendere tempo in caso di difficoltà. - E' fondamentale guardare l'interlocutore e il pubblico a cui ci si rivolge.
- Fissare alcune persone per volta e cercare di stabilire un dialogo con il pubblico
percependo le reazioni e adeguandosi a queste. - Il pubblico deve partecipare come se si stesse dialogando con lui.
- E' importante utilizzare domande retoriche e arricchire il discorso con aneddoti e storie;
non utilizzare mai barzellette: se il pubblico non ride o una buona parte resta indifferente si
crea un colpo mortale per la credibilità di chi parla. - Parlare sempre a voce alta, respirare lentamente in modo che non si sentano
ansiti o sospiri. - Mantenere sempre il controllo della discussione anche nel caso in cui vengano
poste delle domande difficili o siate attaccati direttamente. - Ogni affermazione può essere valida e tanto più lo è quanto è più credibile
l'immagine di chi la fa: il viso, gli occhi, i gesti, il tono sono la garanzia della credibilità
dell'esposizione verbale.
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